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I furti di dati online crescono negli Stati Uniti, ma gli utenti ora sono più consapevoli dei rischi

I furti di dati online crescono negli Stati Uniti, ma gli utenti ora sono più consapevoli dei rischi
Laura Ceridono

Laura Ceridono

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Il 18% degli americani è stato vittima di un furto di dati on-line. Questi includono informazioni sensibili come numeri di previdenza sociale, dettagli delle carte di credito e informazioni bancarie. La percentuale è cresciuta dell’11% dal 2013 e l’aumento di furti ha colpito tutte le fasce di età, anche se i più coinvolti sono gli utenti tra i 18 e i 29 anni. I dati provengono dalla ricerca pubblicata dal Pew Research Center, che fa riferimento a un sondaggio effettuato lo scorso gennaio.

Al di là della cattiva notizia, l’aumento dei furti di dati sta facendo crescere tra gli utenti la consapevolezza della necessità di navigare in modo sicuro. Dopo i 2,9 milioni di account coinvolti nell’attacco ad Adobe dello scorso ottobre e i 4,6 milioni di account Snapchat piratati a febbraio, gli utenti sono sempre più attenti alla sicurezza in rete. Ad aumentare il bisogno di protezione anche le notizie degli scorsi giorni, relativi ad Heartbleed, la più grande falla di sicurezza della storia, che ha messo in pericolo due terzi dei siti mondiali.

La ricerca di PEW ha mostrato anche che il 50% degli americani è preoccupato per la quantità di informazioni personali disponibili online. La percentuale era del 33% nel 2009, ma l’aumento non sorprende, dato l’uso sempre crescente dei social network e altri servizi online, e la maggiore consapevolezza dei rischi di furti di identità che questo comporta.

Via: Pew Research Center

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