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Il P2P è legale, almeno secondo la giustizia spagnola

Il P2P è legale, almeno secondo la giustizia spagnola
Laura Ceridono

Laura Ceridono

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Colpo di scena nella lotta alla pirateria. La giustizia spagnola ha decretato che il peer-to-peer è legale. Una decisione che ha riaperto il dibattito in Europa.
La Corte Provinciale di Madrid ha respinto il ricorso delle case discografiche e assolto Pablo Soto, fondatore dei servizi di condivisione file (P2P) Blubster, Piolet e Manolito.

Sony Music, Promusicae, Universal Music e Warner Music Spain avevano chiesto un risarcimento di 13.000.000 euro per i danni subiti a seguito della condivisione di materiale protetto da copyright attraverso i software creati da Pablo Soto. La richiesta è stata respinta, e la giustizia spagnola ha stabilito che creare e distribuire programmi di file-sharing non comporta responsabilità per l’uso improprio dei software. Vale a dire, creare un programma di gestione torrent, per esempio, non rende responsabili dell’uso che gli utenti faranno di quei torrent.

Il creatore di uno strumento non è quindi responsabile per l’uso che ne viene fatto. Il giudizio resta oggetto di ricorso davanti alla Corte Suprema. Ma non è chiaro in questo momento se le case discografiche vorranno proseguire la lotta dopo questa clamorosa debacle.

Blubster, chi era costui?

L’oggetto del contendere è Blubster (insieme alle creazioni minori Piolet e Manolito), un’applicazione che permette di trovare qualsiasi tipo di file e scaricarlo utilizzando il protocollo torrent. Idealmente, dovrebbe essere utilizzato per condividere file non protetti da diritto d’autore, ma ovviamente gran parte degli utenti lo utilizza per scaricare film e musica gratis.

Recentemente, altri servizi come Cuevana e PopCorn sono stati coinvolti in processi giudiziari, ma sembra che Blubster e il resto dei programmi di Pablo Soto per il momento non corrano rischi.

Abbiamo contattato le società discografiche coinvolte nella vicenda, aggiorneremo la notizia in caso di commenti.

Via: Pablo SotoDavid BravoEldiario.esMicrosiervos

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