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Le news più importanti del 2013: sicurezza online e privacy

Le news più importanti del 2013: sicurezza online e privacy
La redazione di Softonic

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La sicurezza e la privacy sono stati due temi caldi nel 2013: scandali, attacchi informatici e vulnerabilità dei sistemi sono stati all’ordine del giorno. Ma quali sono state le notizie più importanti sui software e i problemi del mondo online in generale? Softonic le ha raccolte per te.

MEGA

Agli inizi di gennaio Kim Dotcom ha lanciato il servizio di cloud MEGA, un sistema che prometteva di rivoluzionare il campo della privacy, ma poi non si è rivelato così tanto a prova di hacker. Poco dopo il lancio, Steve Thomas ha segnalato una falla di sicurezza nel sistema di gestione delle password, che consentirebbe agli hacker di entrare in possesso dei codici d’accesso degli utenti. Dal canto suo, Dotcom chiedeva ai clienti di “scegliere password meno ovvie” e li invitava a partecipare a un concorso che prevedeva un premio in denaro per chi avrebbe realizzato il miglior criptaggio. Una mossa astuta che ha risollevato Mega da una situazione alquanto imbarazzante.

Verifica in due passaggi

Quest’anno abbiamo visto il passaggio dalla password tradizionale alla cosiddetta identificazione in due passaggi. Aziende come Facebook, Twitter, Dropbox, Google e Microsoft hanno adottato questo nuovo sistema che costituisce, insieme alla password, un’evoluzione nella sicurezza, impedendo agli hacker di accedere facilmente agli account degli utenti. Sfortunatamente, questo metodo non è a prova di malintenzionato: la società F-Secure ha individuato una vulnerabilità nell’autenticazione nel login di Twitter.

iOS

Anche iOS, il sistema operativo di Apple, ha sperimentato dei problemi di sicurezza. L’aggiornamento 6.1.2 è stato rilasciato per risolvere i bug della versione precedente relativi alla batteria, ma si è dimostrato essere estremamente sensibile agli attacchi degli hacker. Le cose non sono migliorate quando la società americana ha lanciato iOS 7, un nuovo sistema operativo con qualche problema: nonostante il dispositivo di blocco, gli sviluppatori sono riusciti ad accedere alle foto, alle e-mail e all’account di Twitter. Successivamente si è scoperto che era possibile eseguire degli acquisti attraverso una carta di credito collegata, senza bisogno di password.

Adobe

Il gigante del software ha avuto un anno difficile. Agli inizi di ottobre, la società è stata vittima di un attacco su larga scala che ha permesso agli hacker di entrare nel sistema e rubare i dati di 2,9 milioni di utenti. Attraverso un comunicato, Adobe assicurava che le informazioni riguardanti i pagamenti erano cifrate e per tanto non correvano il rischio di essere state violate.

Tuttavia, lo stesso mese, è saltato fuori che le informazioni rubate erano molto più che semplici profili: 38 milioni di account Adobe sembravano essere stati colpiti dall’attacco. La verità è venuta alla luce quando AnonNews.org ha ottenuto il file originale con tutti i dati. Il servizio di informazione di Anonymous inoltre ha riportato che 150 milioni di password erano state rubate. Per riguadagnare la fiducia degli utenti, i due popolari programmi Lightroom e Photoshop 5 sono stati offerti a prezzi molto convenienti.

NSA e PRISM

Ultimo, ma non meno importante, lo scandalo che ha stravolto il mondo online: Edward Snowden ha rivelato pubblicamente i dettagli di PRISM, un programma di sorveglianza di massa del governo degli Stati Uniti.

Da quel giorno la percezione della privacy online è cambiata: il web non era più un luogo sicuro, in cui lasciare i propri dati con spensieratezza, poiché il governo americano li poteva intercettare. Facebook, Google, Microsoft, Apple e molti altri servizi sono comparsi nella lista nera delle società coinvolte nello scandalo. Snowden ha reso evidente che l’interesse degli Stati Uniti non era rivolto solamente ai terroristi. Quella che è iniziata come una voce, è diventata qualcosa di ancora più spaventoso: la NSA non aveva solo accesso alle informazioni di Google e Microsoft, ma utilizzava i propri programmi di spionaggio anche nel mondo virtuale di World of Warcraft e Second Life.

Il 2013 è stato un anno turbolento per la sicurezza online e per la privacy. Lo scandalo della NSA e le rivelazioni di Edward Snowden su Microsoft, Adobe, Twitter e molte altre aziende hanno dato agli utenti la sensazione che anche i software più familiari non sono più un ambiente così sicuro. Da qui la nascita di servizi alternativi che promettono maggiore sicurezza in fatto di privacy, come DuckDuckGo, un motore di ricerca anonimo che non immagazzina le informazioni sulle ricerche degli utenti, o servizi di posta elettroni criptati come CounterMail.

Dal 2013 il panorama della sicurezza online e della privacy è cambiato e ci chiediamo, cosa ci riserverà il 2014?

[Adattamento di un articolo originale di Sophie Notten su Softonic NL]

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