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In fondo al mar, con Google Maps

Laura Ceridono

Laura Ceridono

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Google Maps si butta negli oceani. Da oggi Street View ti permette di esplorare meravigliosi fondali oceanici. Alla faccia delle stortignaccole mappe di Apple… Guarda il video, è spettacolare!

Tartaruga marina Google Maps

E dove non arriva Google? Le profondità degli oceani erano uno dei pochi territori rimasti tecnologicamente vergini. Fino a ieri. Ma le macchine fotografiche di Google Maps non amano avere limiti. E così da oggi è possibile sguazzare tra gli abissi semplicemente usando Street View. La funzione è attiva in alcune località di Australia (tra cui la barriera corallina), Filippine e Hawaii.

Vuoi provarla in anteprima? Da questo link puoi fare una nuotata nella barriera corallina, in compagnia di meravigliose tartarughe marine e altri abitanti degli abissi, mentre qui trovi l’elenco completo delle destinazioni disponibili.

Il progetto di Google Maps è realizzato in collaborazione con il Catlin Seaview Survey, un’organizzazione dedita allo studio delle barriere coralline. Per ottenere le immagini marine, è stato realizzata per l’occasione una macchina fotografica che assomiglia a un cannone subacqueo. Il tecnologico mostro marino, chiamato SVII, è dotato di 3 fotocamere e permette di scattare immagini in sequenza a 360 gradi. È inoltre la prima fotocamera subacquea gestita tramite tablet, un Samsung Galaxy Tab, ovviamente!
google maps ocean
Il progetto non ha però solo lo scopo di produrre immagini spettacolari (e spettacolari lo sono davvero!) ma anche di far conoscere meglio i fondali marini e di sensibilizzare gli internauti sui rischi che corre la barriera corallina in seguito al riscaldamento degli oceani.

Onda su onda, ci vediamo in fondo al mar… Terzo corallo a destra!

Laura Ceridono

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