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Le foto con più Like? Quelle sexy. Lo dice il MIT

Le foto con più Like? Quelle sexy. Lo dice il MIT
Laura Ceridono

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Vuoi tanti “Mi Piace”? Sfodera il bikini. Oppure la pistola. Ma per carità, lascia stare lo sturalavandini. Il Massachusetts Institute of Technology (MIT) ha analizzato la formula magica alla base del selfie di successo

Quello che poteva sembrava ovvio è ora il risultato ufficiale di una serissima ricerca condotta dai ricercatori del MIT (Computer Science and Artificial Intelligence Lab) di Cambridge.
La dottoranda Aditya Khosla ha creato un algoritmo che analizza il colore, il gradiente, la trama e molti altri fattori di un selfie. Per la ricerca sono stati analizzati oltre 2,3 milioni di autoscatti caricati su Flickr.

Khosla ha quindi creato un software in grado di prevedere le visualizzazioni che riceverà una foto in base a fattori come il colore o la trama e il contenuto raffigurato. Il programma combina la previsione con altre componenti sociali, come il contesto in cui viene pubblicato il selfie.

Il risultato? Le immagini più di successo sono quelle che mostrano bikini, reggiseni e minigonne. Forse potevamo intuirlo anche da soli, ma ora abbiamo la conferma ufficiale del MIT.

Comunque le foto sexy non sono l’unica cosa che raccatta Like sui social network. Tra gli altri oggetti a “forte impatto positivo” ci sono anche profumi, tazze e, per strano che possa sembrare, rivoltelle… Abbastanza popolari anche le immagini di altre persone (una buona notizia, in mezzo a tanti selfie piacioni!) e quelle di animali, come panda giganti e coccinelle.

Niente di speciale il guacamole (peccato, il mio è buonissimo), i catamarani e i pannelli solari. Da evitare come la peste immagini di spatole, sturalavandini, computer portatili, golf cart e stufette.

Vuoi sapere se la foto che hai scattato avrà successo sui social media? I ricercatori del MIT hanno creato un sito dove caricare le proprie immagini e sapere, più o meno, che grado di popolarità sono destinate a riscuotere online. Il progetto è ancora un po’ rudimentale, e per ora si tratta solo di una demo, ma è sicuramente interessante.

Una ricerca che apre prospettive interessanti. La tecnica usata, chiamata “deep learning“, permette al computer di trovare schemi e svolgere compiti in modo indipendente. Un campo di studio che ha già attirato l’attenzione di Facebook e Google…

Fonte: What Makes an Image Popular?

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